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Resto al Sud, a sostegno dell’imprenditoria giovanile,
disciplinata dall’articolo 1, del decreto legge n. 91/17, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017,
n. 123.
Pari ad 1,25 miliardi di euro, le risorse disponibili per l’incentivo saranno accessibili previa emanazione di un
decreto del capo dipartimento del ministero per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, da adottarsi entro 20 giorni
dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto.
Oltre al termine di apertura per la presentazione delle domande di agevolazione, il regolamento attuativo fa luce sugli
oneri informativi a carico delle imprese per la fruizione delle agevolazioni e sugli schemi per la presentazione delle
domande, fornendo anche ulteriori particolari sui criteri di valutazione dei progetti imprenditoriali presentati.
Nel testo viene ribadito, innanzitutto, che le agevolazioni sono destinate a giovani imprenditori di età compresa
tra i 18 e i 35 anni, residenti nelle regioni ammesse (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e
Sicilia) all’atto della presentazione della domanda o, al massimo, che vi si trasferiscano nei sessanta giorni successivi
alla comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria, che diventano 120 per i residenti all’estero.
I richiedenti non devono essere titolari di contratti di lavoro dipendente, né devono trovarsi – e questo già
alla data del 21 giugno scorso – nell’esercizio di imprese, o comunque essere stati beneficiari, nel corso
dell’ultimo triennio, di ulteriori incentivi nazionali a favore della autoimprenditorialità.
Chi presenta istanza di agevolazione deve risultare già costituito in forma di impresa individuale o di società,
anche cooperativa. In alternativa, sarà possibile costituirsi entro 60 giorni (120 nel caso di residenti all’estero)
dalla data di comunicazione dell’ammissione a finanziamento. Le imprese così costituite, inoltre, dovranno mantenere
la loro residenza, o sede legale, nei territori agevolati per tutta la durata del finanziamento.
Visto che a presentare le domande possono essere anche società, il regolamento chiarisce che nella compagine potranno
figurare anche soggetti che siano privi dei precedenti requisiti, purché in misura non superiore a un terzo, e che gli
stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti.
Le domande di accesso ai benefici previsti dalla misura devono essere antecedenti all’avvio dei progetti
imprenditoriali, intendendosi per "avvio" la data del primo titolo di spesa ammissibile sostenuto.
Una particolare attenzione deve essere prestata da parte degli interessati alla procedura da seguire: le domande devono
essere compilate esclusivamente online sulla piattaforma disponibile sul sito internet di Invitalia, utilizzando gli schemi
allegati al regolamento, e firmate digitalmente dal legale rappresentante della Pmi o dalla persona fisica in caso di Pmi
costituenda, e devono essere corredate dal progetto imprenditoriale.
Il progetto, a sua volta, dovrà evidenziare: i dati e il profilo del soggetto richiedente; la descrizione
dell’attività proposta; l’analisi del mercato e relative strategie; gli aspetti tecnico-produttivi ed
organizzativi; gli aspetti economico-finanziari.
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